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MotoGP

Stagione 2009 MotoGP

La Stagione 2009 di MotoGP

STONER IN PRIMA FILA, HAYDEN NON RIESCE A SFRUTTARE I PROGRESSI FATTI 

Casey Stoner domani scatterà dalla prima fila del Gran Premio di Le Mans dopo essersi giocato la pole position fino agli ultimi istanti della sessione di qualifiche. Mentre il freddo e umido dei minuti iniziali lasciava poco a poco spazio ad un timido sole, l’australiano migliorava costantemente il suo ritmo occupando stabilmente le prime posizioni della classifica. Solo un’inezia, alla fine, gli ha impedito di respingere l’attacco di Jorge Lorenzo, che lo ha sopravanzato di 70 millesimi e di Dani Pedrosa, che con soli 75 millesimi di vantaggio si è aggiudicato la pole.

Nicky Hayden ha migliorato di ben 2.5 secondi il suo tempo rispetto alla prestazione di ieri ed il suo tredicesimo posto non testimonia del tutto i continui progressi fatti nel corso dei due giorni di prove. All’americano manca un po’ di fiducia nel comportamento del posteriore della sua moto ma spera comunque di ottenere un risultato discreto al termine dei 28 giri della gara di domani.  

CASEY STONER (Ducati Marlboro Team) 3° (1’34.049)

“La sessione di oggi, con le condizioni che cambiavano di minuto in minuto, praticamente è stata una scommessa continua! In questo fine settimana, seppur per ragioni diverse, abbiamo vissuto una situazione molto simile a quella di Jerez, con poco tempo per trovare gli assetti giusti per la moto. Era fondamentale quindi usare anche le qualifiche per rifinire la messa a punto e non è rimasto poi molto da dedicare alla qualifica vera e propria. Ho usato due delle gomme meno dure e mentre con la prima non sono riuscito a fare dei tempi molto buoni, con la seconda ho perso troppo tempo dietro a Chris Vermeulen e l’ho consumata un po’ troppo. Mi è un po’ spiaciuto perché penso sarebbe stato possibile fare meglio. In generale però sono ragionevolmente contento del mio passo di gara: siamo stati capaci di risolvere alcuni problemi emersi nel week-end e siamo in prima fila, che è sempre un bene. Per domani mi aspetto una gara molto dura, molto tirata, qualsiasi condizioni meteo troveremo, però mi sento un po’ più a mio agio che a Jerez e spero di avere la possibilità di lottare di più nelle posizioni davanti”.

NICKY HAYDEN – (Ducati Marlboro Team) 13° (1’35.682)
“Qui a Le Mans abbiamo cominciato a trovare degli assetti promettenti ma il poco tempo a disposizione con condizioni stabili ci ha creato qualche difficoltà. Nel corso del week-end abbiamo fatto dei piccoli passi in avanti, dei progressi continui che per ora non ci hanno portato ad un miglioramento consistente nei tempi perché ci manca ancora qualcosa: non siamo infatti ancora riusciti a trovare un buon “grip” posteriore che in curva si muove ancora troppo. Purtroppo siamo ancora lontani dalle posizioni che contano quindi la priorità domani sarà una buona partenza. Mi piacerebbe davvero ottenere un buon risultato, vedremo!”.

Circuit Record: Valentino Rossi  (Yamaha - 2008), 1’34.215 - 159.910 Km/h
Best Pole: Dani Pedrosa (Honda - 2008), 1’32.647 - 162.617 Km/h

2009 Pole: Dani Pedrosa (Honda) 1'33.974 - 160.32 km/h

A LE MANS LA PIOGGIA INTERROMPE I PROGRESSI DI STONER E HAYDEN

 Anche il quarto round del calendario iridato della MotoGP è stato influenzato dalla pioggia, come ampiamente annunciato dalle previsioni meteo e come spesso accade in questa regione nel nord della Francia. Un peccato perché a Le Mans, grazie al recente ripristino dei turni di un’ora, i piloti avrebbero potuto lavorare senza l’ulteriore pressione dei minuti contati. Invece una pioggia leggera, iniziata a circa quindici minuti dalla fine della sessione, ha interrotto i graduali ma costanti progressi che entrambi i piloti del Ducati Marlboro team stavano facendo sulla messa a punto della loro Desmosedici.

Stoner ha potuto completare solo una manciata di giri con un set up che cominciava a piacergli ma ha comunque dato prova di un ottimo stato di forma facendo segnare il secondo miglior tempo alle spalle di Andrea Dovizioso. Hayden, che oggi ha cominciato a lavorare con il nuovo capo tecnico Juan Martinez, ha iniziato le sue prove utilizzando, unico tra tutti i piloti, una gomma posteriore dura, con l’intenzione di passare a quella più morbida alla fine del turno, quando invece ha dovuto interrompere il lavoro. L’americano, che si trova in quindicesima posizione provvisoria, incrocia le dita per il meteo di domani, sperando in due ore di prove sull’asciutto.

CASEY STONER (Ducati Marlboro Team) 2° (1’36.194)

All’inizio del turno la moto era molto difficile da guidare, si comportava come se ci fosse qualcosa che non andasse con la gomma posteriore ma non abbiamo ancora finito di analizzare i dati e non sappiamo se si trattasse di quello. Sono entrato e uscito dal box un paio di volte prima di decidere di usare la seconda moto, con un nuovo pneumatico posteriore. Ho avuto subito un feeling migliore, ma non perfetto, perché sembrava che la gomma non riuscisse comunque ad andare subito in temperatura, come se il set up del retrotreno fosse troppo rigido, non permettesse un buon trasferimento di carico e quindi il corretto funzionamento della gomma. Quando abbiamo cambiato il set-up siamo riusciti a fare solo mezzo giro prima che cominciasse a piovere e a quel punto è stato “game over”. Questo turno non è stato molto utile perché in pratica siamo riusciti a fare solo tre giri buoni e sarebbe fantastico se nel resto del fine settimana le condizioni fossero migliori. Purtroppo però pare proprio che non sarà così”.

NICKY HAYDEN – (Ducati Marlboro Team) 15° (1’38.032)
Oggi pensavamo di essere tornati al turno di un’ora ma sembra che il meteo abbia deciso che dovevamo restare sui soliti 45 minuti! È stato un peccato perché abbiamo tanto lavoro da fare e ovviamente io e Juan dobbiamo imparare a conoscerci. Invece siamo riusciti a fare solo due “run” sull’asciutto. Stavo migliorando costantemente il mio passo ma praticamente all’inizio della mia seconda uscita è arrivata la pioggia. Per un po’ non si è capito se sarebbe uscito il sole o sarebbe continuato a piovere, e in ogni caso le condizioni non sono mai state quelle di cui avevamo bisogno. Volevo uscire con la gomma più morbida per vedere come sarebbe andata ma non ne ho avuto il tempo. È presto per fare qualsiasi commento sul lavoro che sto cominciando a fare con Juan ma è evidente che sa quello che fa, quindi staremo a vedere”.

Circuit Record: Valentino Rossi  (Yamaha - 2008), 1’34.215 - 159.910 Km/h
Best Pole: Dani Pedrosa (Honda - 2008), 1’32.647 - 162.617 Km/h

IL DUCATI MARLBORO TEAM A LE MANS CON AGGIORNAMENTI TECNICI E UNA STRUTTURA POTENZIATA

E’ un campionato in continua evoluzione quello del 2009 della MotoGP che dal prossimo appuntamento di Le Mans vedrà aumentare da 45 a 60 minuti sia i due turni di prove libere sia quello di qualifica.
 
Intanto prosegue a Bologna e al Mugello, dove domani, e fino a giovedì, Troy Bayliss affiancherà Vittoriano Guareschi per una tre giorni di test, l'attività di sviluppo della nuova GP9 nelle aree individuate grazie ai dati raccolti nelle prime tre gare.
 
Nei giorni successivi al GP di Jerez, dove Stoner ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre, ma il suo compagno di squadra Hayden e gli altri piloti Ducati non sono riusciti a fornire prestazioni all’altezza di quelle  ottenute sulla stessa pista nei test invernali di novembre e marzo, e' stato analizzato a fondo l'approccio fino ad ora adottato per la taratura in pista delle strategie elettroniche e si e' deciso di adottare una filosofia maggiormente orientata alla costanza di comportamento della moto, in modo da agevolare il processo di affiatamento tra moto e pilota.
 
Inoltre la struttura del Ducati Marlboro Team è stata ulteriormente potenziata con l'inserimento di Juan Martinez come capotecnico di Nicky Hayden, in modo da permettere al coordinatore tecnico in pista del DMT, l’ing. Cristhian Pupulin, che dalla stagione 2006 ha affiancato a questa responsabilità anche quella di Ingegnere di pista di Capirossi, Melandri e Hayden, di potersi dedicare a tempo pieno all'indispensabile attività di analisi dei dati relativi a tutti piloti Ducati, in modo da condividere in tempo reale i risultati delle prove in corso per trarne il massimo beneficio possibile.
 
LIVIO SUPPO, Direttore del Progetto MotoGP

 “Dopo la gara di Jerez, che è stata per noi bellissima con Casey ma molto difficile con Nicky, abbiamo fatto una serie di riunioni per analizzare la situazione sia tecnica che organizzativa, nell’ottica di migliorare le prestazioni globali di tutti i nostri piloti. Siamo giunti alla conclusione che, dopo un inizio di campionato in cui non tutti i piloti Ducati sono riusciti a ripetere le prestazioni positive ottenute nei test invernali, fosse giunto il momento non solo di inserire novità tecniche per quanto riguarda l’elettronica, ma anche di potenziare la nostra struttura in pista per aumentare il supporto a tutti i piloti in sella ad una Ducati. La GP9 è un mezzo nuovo ed inoltre per la prima volta da quando siamo in MotoGP abbiamo ben cinque moto in pista. Per questi due motivi abbiamo deciso di concentrarci maggiormente sulla fondamentale azione di coordinamento di tutti i dati che possiamo raccogliere ad ogni gara, in modo da poter meglio indirizzare lo sviluppo. Oltre alla struttura modificata introdurremo anche degli aggiornamenti nell’elettronica e Cristhian Pupulin potrà dedicarsi totalmente al fondamentale lavoro di coordinamento, necessario per poter proseguire lo sviluppo della GP9. Un bentornato a Juan (Martinez), che ha già lavorato con noi nel 2006 e che siamo sicuri saprà inserirsi velocemente nel Ducati Marlboro Team”
 
CASEY STONER, Ducati Marlboro Team (2° in classifica con 54 punti)
“Veniamo da due gare che ci hanno messo alla prova ma dalle quali siamo usciti con due risultati discreti: sia Motegi, sia Jerez infatti hanno alcune caratteristiche che ci mettono un po’ in difficoltà, soprattutto alcune curve strette dove la moto non riesce ad essere reattiva come sempre. Anche Le Mans sotto alcuni punti di vista è così, non essendo un tracciato filante e scorrevole, anzi, al contrario, il classico tipo stop and go che richiede frenate decise. Però in uscita di curva le linee sono più belle, più veloci e ci sono un po’ più congeniali. Staremo a vedere quello che riusciremo a fare, cosa riusciremo a portare a casa. Sarà una lunga stagione, un campionato molto aperto che ha già visto tre vincitori diversi in tre gare, tre piloti che si sono scambiati il posto in testa alla classifica, quattro in totale racchiusi in pochi punti. Inutile fare previsioni adesso, l’importante è continuare a lavorare bene e per adesso raccogliere il massimo possibile quando non si può puntare al risultato perfetto”.

NICKY HAYDEN, Ducati Marlboro Team (17° in classifica con 5 punti)
“Dopo Jerez non vedo l’ora che arrivi Le Mans per risalire in moto, ritrovare la mia squadra e provare a risolvere insieme i problemi. La pista stessa dovrebbe essere un po’ più favorevole: la moto è sicuramente molto valida in frenata, soprattutto nelle staccate violente, ed in accelerazione, e Le Mans è conosciuta proprio per queste caratteristiche. Anche avere più tempo a disposizione in prova e in qualifica sarà una cosa utile per tutti, per me forse più degli altri. In Francia, poi, avremo a disposizione una nuova gestione elettronica e una diversa organizzazione del team che dovrebbe aiutare sia me sia gli altri piloti Ducati. Credo che Cristhian, meno impegnato con i compiti di capotecnico, possa utilizzare meglio la sua grande esperienza ed avere più tempo per lavorare sulle difficoltà che ho con la moto, aiutandoci a trovare la direzione migliore e a trasferire più informazioni ai tecnici a casa. Al suo posto ci sarà Juan (Martinez) che ha già ottenuto buoni risultati in MotoGP, ha già lavorato in Ducati e parla bene sia l’inglese sia l’italiano. Non si può certo dire che mi manchi il supporto, ed è un buon supporto. La Ducati sta facendo davvero di tutto e tutti stanno lavorando in maniera incredibile per aiutarmi e questo mi da molta carica: la squadra nel nostro sport è importantissima ma anche il pilota deve fare la sua parte e deve fare la differenza, quindi spero di alzarmi e di fare la mia parte quanto prima!”

LA PISTA
Situata nella regione della Sarthe, a sud ovest di Parigi, Le Mans è rinomata per la leggendaria “24 Ore” che porta il suo nome, ma la pista dove si corre il Gran Premio di Francia della MotoGP dal 2000, è una versione molto ridotta del celebre tracciato. Non è particolarmente tecnica e non presenta quindi grandi difficoltà a parte il fatto che spezza il ritmo. E’ infatti una pista cosiddetta “stop and go”, fatta di curve lente e tornantini che richiedono un’ottima stabilità in frenata ma anche una grande agilità ed accelerazione in uscita di curva. L’unica curva davvero veloce è la prima dopo il traguardo, che si affronta in sesta marcia, seguita però subito dopo da una chicane molto lenta, da seconda. In tutto ci sono nove curve a destra e solo quattro a sinistra, un fattore che mette alla prova anche la resa delle gomme. Il layout del tracciato è stato lievemente modificato tre anni fa nel primo settore per aumentarne gli standard di sicurezza.

TROY BAYLISS HA COMINCIATO I TEST CON LA GP9 AL MUGELLO INSIEME A VITTORIANO GUARESCHI

Oggi, presso il circuito del Mugello (Italia), Troy Bayliss ha completato il suo primo giorno di test con la Desmosedici GP9 a fianco del collaudatore ufficiale Vittoriano Guareschi. Per il pilota australiano è stata la prima volta in sella ad una  MotoGP, oltre che la prima su una MotoGP 800, dalla fine del 2006 quando, dopo aver vinto il suo secondo titolo in Superbike ha conquistato la vittoria nel GP di chiusura del Motomondiale a Valencia, regalando alla Ducati una bellissima doppietta insieme a Loris Capirossi. Bayliss oggi si è anche scrollato di dosso diversi mesi di lontananza dalle piste, dopo il suo ritiro dalle competizioni alla fine del 2008 quando, gia Campione del Mondo SBK per la terza volta, ha chiuso la sua splendida carriera con la doppia vittoria a Portimao.

“Oggi era la prima volta in assoluto che guidavo una moto dalla fine dell’anno scorso quando, finita la stagione, abbiamo presentato la 1198 a Portimao", ha commentato il pilota australiano. "E’ stato piacevole togliersi un po’ di ruggine di dosso e visto che il Mugello è una pista molto fisica, è stato proprio un allenamento coi fiocchi. L’ultima volta che ho guidato una GP è stato a Valencia nel 2006, ed era la 990cc ma devo dire che anche la 800cc, come potenza, non scherza. E’ una moto bella reattiva ed oggi ho dedicato la giornata a fare la sua conoscenza. Non vedo l’ora di tornare in pista domani e giovedì e spero, alla fine della sessione, di poter dare delle indicazioni interessanti a Filippo”.

A JEREZ UN PODIO CHE VALE COME UNA VITTORIA PER STONER, GARA DIFFICILE PER HAYDEN

Con una gara superba oggi Casey Stoner ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre a Jerez, salendo sul terzo gradino del podio di un Gran Premio che non ha mai trovato posto nel suo palma-res sportivo. Il pilota del Ducati Marlboro Team è scattato molto bene dalla prima fila mettendosi alle spalle del leader provvisorio della gara, Dani Pedrosa, prima di cedere la seconda posizione, dopo un breve duello, a Valentino Rossi.

Stoner ha poi resistito caparbiamente alla pressione di Jorge Lorenzo che stava risalendo alle sue spalle, fino a quando lo spagnolo, che stava spingendo molto per recuperare, ha commesso un errore a quattro giri dalla fine. Il rovescio della medaglia è stata la giornata difficile vissuta dal compagno di squadra, Nicky Hayden, che in realtà non era mai riuscito a trovare un set up davvero soddisfacente nel corso del fine settimana e che oggi ha chiuso al quindicesimo posto.

CASEY STONER (Ducati Marlboro Team) 3° classificato

"Questo è il mio primo podio a Jerez in tanti anni di mondiale: ho avuto diverse opportunità in passato ma in certi casi sono stato sfortunato, in altri ho commesso degli errori, quindi adesso sono davvero felice. Oggi non ero per niente nervoso prima della gara perché, per dirla tutta, pensavo di non avere chance di salire sul podio. Sapevamo che Dani, Valentino e Jorge avevano un passo migliore perciò, dopo il warm-up, abbiamo tentato una modifica che era un po’ una scommessa e che ha pagato bene. Un grande grazie al team dunque, per l’ottimo lavoro. Quando si è spento il semaforo sono partito bene e nei primi giri sono riuscito a tenere il passo di Dani ma poi, in un paio di occasioni, ho rischiato di perdere l’anteriore. Quando è arrivato Valentino ho provato a resistere ma quando mi ha superato la seconda volta ho deciso di provare a stargli dietro e vedere se poteva portarmi con lui a caccia di Dani. Invece ho continuato ad avere difficoltà con l’avantreno fino ad arrivare al punto di rischiare di cadere quasi ad ogni giro in un certo tratto della pista. Quando Jorge ha cominciato a recuperare terreno alle mie spalle onestamente ho pensato “è game over” ma ho voluto comunque provare a giocarmela il più a lungo possibile. Sono quasi arrivato al momento in cui avrei rallentato perché il rischio stava diventando troppo alto quando ci ha pensato Jorge a risolvere la situazione! Non potevo quasi crederci ma penso che questo podio sia strameritato da tutti: dalla squadra, che ha lavorato in maniera incredibile per tutto il fine settimana e da me, perché oggi non avrei potuto dare più di quello che ho dato. E’ solo un terzo posto, ma mi ha dato più gusto della vittoria in Qatar”.  

NICKY HAYDEN – (Ducati Marlboro Team) 15° classificato
“Ero preoccupato che la gara sarebbe stata dura dal punto di vista fisico ma alla fine è andata peggio di quanto mi aspettassi in generale. All’inizio, con il serbatoio pieno, ho fatto di nuovo molta fatica e ho anche commesso un errore nel primo giro. Stavo cercando di recuperare qualche posizione e invece ne ho perse diverse! Ho cercato di risalire di nuovo ma c’era qualcosa che non andava nel set up della moto. Non riesco a farla lavorare bene con le gomme dure ma oggi nemmeno le più morbide hanno cominciato a funzionare come si deve fino a quando non si sono scaldate molto. Ho fatto il mio miglior tempo al diciassettesimo giro quindi vuol dire che sicuramente c’è qualcosa che dobbiamo sistemare. Dobbiamo analizzare con calma i dati e provare a fare qualche cosa di davvero diverso per la prossima volta”.

LIVIO SUPPO, Direttore del Progetto MotoGP
“Penso che oggi Casey abbia fatto una delle gare migliori della sua carriera. Non ha vinto ma ha conquistato un podio con grandissima determinazione su una pista dove non ci era mai salito in carriera. Sta crescendo ancora, sotto tutti i punti di vista: bravissimo. Per Nicky invece è stato un week-end davvero molto difficile: certo viene da due gare complicate e con due cadute. Adesso abbiamo una breve pausa durante la quale rifletteremo sul come aiutarlo a tornare ai livelli dei test invernali, ovvero sicuramente più avanti di quello che ha mostrato oggi”.

Podio GP Jerez 2009
1° Valentino Rossi (Yamaha), 2° Dani Pedrosa (Honda), 2° Casey Stoner (Ducati)

Circuit Record:
Valentino Rossi (Yamaha - 2009), 1’39.818 - 159.518 Km/h
2009 Pole: Jorge Lorenzo (Yamaha), 1’38.933 – 160.945 Km/h
Best Pole: Jorge Lorenzo (Yamaha - 2008), 1’38.189 - 162.164 Km/h

Classifica Mondiale Piloti
1° Valentino Rossi (Yamaha) 65 punti; 2° Casey Stoner (Ducati) 54; 3° Jorge Lorenzo (Yamaha) 41; 4° Dani Pedrosa (Honda) 41; 5° Andrea Dovizioso (Honda) 30; … 17° Nicky Hayden (Ducati) 5.

Classifica Mondiale Costruttori
1° Yamaha (70 punti); 2° Ducati (54); 3° Honda (47); 4° Suzuki (28); 5° Kawasaki (23)