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Stagione 2010 MotoGP


SILVERSTONE 2010 - STONER QUINTO DOPO UNA GRANDE RIMONTA, HAYDEN A UN SOFFIO DAL PODIO.


I tecnici del Ducati Marlboro Team hanno fatto un ottimo lavoro durante il warm-up sulla messa a punto della GP10, consentendo a Stoner e Hayden di fare una gara molto combattuta e di arrivare, entrambi, molto vicini al podio

Podio che è sfuggito loro per ragioni diverse. Stoner dopo una brutta partenza si è trovato ultimo all’uscita della prima curva, Hayden ha lottato per tutta la gara nel gruppo che si giocava il terzo posto che ha perso per una piccola imperfezione all’ultimo giro lasciando spazio al connazionale Spies.

Stoner ha recuperato dieci posizioni ma nel corso della sua bella rimonta ma non ha avuto il tempo sufficiente nel finale per sferrare un attacco decisivo.

NICKY HAYDEN – (Ducati Marlboro Team) 4°
“Il quarto posto è un risultato decisamente frustrante  perché la squadra ha fatto un ottimo lavoro nel warm-up e guidare la mia moto oggi è stato molto divertente. Non sono partito bene, abbiamo avuto un piccolo problema con la frizione e non sono scattato come avrei dovuto quando si è spento il semaforo. La gara è stata bella, tanti sorpassi, belle battaglie. Ero a mio agio nelle curve ma mi mancava qualcosa in velocità di punta in rettilineo. Non riesco francamente ad essere soddisfatto di questo ulteriore quarto posto ma perlomeno abbiamo dimostrato di poter stare davanti ancora una volta. Abbiamo trovato delle buone soluzioni per la moto che dovrebbero funzionare anche ad Assen, una pista che adoro”.

CASEY STONER (Ducati Marlboro Team)  5°
“Non sono contento del quinto posto perché oggi avevamo la possibilità di fare di più. Non so se avrei potuto lottare con Jorge per la vittoria ma nel warm-up abbiamo sicuramente trovato una soluzione valida per la gara. Poi ho pagato il prezzo di una partenza terribile. Appena ho lasciato la frizione la moto si è messa a saltellare e sono passati tutti. Le gomme erano molto fresche e ci è voluto un po’ perché entrassero bene in temperatura. Ho dovuto fare attenzione nei primi giri prima di cominciare a sorpassare e ho perso molto tempo. La gara è stata anche divertente perché ad un certo punto ho preso un buon ritmo e ho recuperato molto ma il tempo perso all’inizio ci ha impedito di lottare per il podio”.

VITTORIANO GUARESCHI Team Manager
“Oggi il podio ci è sfuggito ma  penso che sia Nicky sia Casey abbiano fatto una buona gara. Casey ha pagato una bruttissima partenza, la moto ha saltellato quando ha lasciato la frizione, ma poi ha fatto una grande rimonta. Purtroppo quando è arrivato vicino al gruppo in lotta per il secondo e terzo posto, aveva già speso tanto e non ha avuto il tempo per sferrare l’ultimo attacco. Ha fatto comunque dieci sorpassi e una gara molto determinata.  Nicky ha pagato molto l’unico errore che ha fatto nell’ultimo giro e questo gli ha tolto la gioia del podio ma è sempre lì, anche su una pista nuova ha lavorato bene con la squadra, ha trovato un buon set up che gli ha permesso di essere molto veloce.

Circuito Record: Jorge Lorenzo (Yamaha – 2010) 2’03.526 172.005 km/h
Best Pole:Jorge Lorenzo (Yamaha – 2010) 2’03.308 172.309 Km/h

POSITIVO QUARTO POSTO PER STONER AL MUGELLO, SCIVOLATA PER HAYDEN


Casey Stoner al Mugello ha ottenuto un bel quarto posto maturato al termine di una gara ragionata e molto combattuta. Nicky Hayden è incappato in una scivolata nel corso del sesto giro mentre lottava nel gruppo dei primi sei.

Il pilota australiano ha sfruttato bene il potenziale che oggi aveva su questa pista: non avendo il passo per poter lottare con i primi tre, è rimasto incollato a Randy De Puniet e a Marco Melandri per la maggior parte della gara e ha sferrato un attacco deciso ad entrambi nell’ultimo giro.

Nicky Hayden è partito meno bene del solito dalla quarta posizione dello schieramento, è scivolato indietro fino alla sesta e, mentre forzava per recuperare ha perso il controllo della sua GP10 ed è finito nella ghiaia.

CASEY STONER (Ducati MotoGP Team)  4°

“Ad essere onesti ci aspettavamo qualche cosa di più dopo il warm-up di questa mattina e dopo le modifiche che avevamo fatto. Probabilmente invece era un po’ troppo caldo per le gomme che abbiamo scelto. La parte sinistra lavorava molto bene ma la parte destra aveva poco “grip” e non mi dava fiducia, costringendomi ad allargare la traiettoria in tutte le curve in quella direzione. Non è esattamente il risultato che avrei voluto su questa pista, una di quelle che mi piacciono davvero. Quando, a metà gara, ero davanti a Marco e Randy, mi sono reso conto che non avrebbe avuto senso continuare a forzare, non ce l’avrei fatta ad andare via e avrei rischiato troppo. Ho quindi deciso di restare alle loro spalle e di aspettare l’ultimo giro per passare”.

NICKY HAYDEN – (Ducati MotoGP Team) caduto

“Questa volta ho sbagliato la partenza e mi sono trovato indietro alla prima curva. Ho fatto un paio di bei sorpassi ed ho pensato che avrei potuto fare una gara discreta. Ho forzato per cercare di recuperare terreno e sono scivolato. E’ davvero un brutto colpo perché questa è la gara di casa della mia squadra, che ha lavorato duramente per tutto il fine settimana. Ho sbagliato io, non ci sono scuse. La sola cosa buona è che non mi sono fatto assolutamente nulla, che abbiamo un buon pacchetto su cui lavorare e che ci sono ancora molte gare davanti per recuperare”.

IL DUCATI XEROX TEAM LOTTA PER RACCOGLIERE PUNTI PREZIOSI A MONZA. 6° E 7° POSTO PER HAGA E FABRIZIO


Monza (Italia), domenica 9 maggio: oggi a Monza il Ducati Xerox team ha affrontato due gare impegnative e alla fine Noriyuki Haga, miglior risultato il sesto posto in Gara 2 e Michel Fabrizio, settimo in Gara 1, sono stati soddisfatti di aver comunque ottenuto punti preziosi.

Gara 1. Michel è partito dalla prima fila dello schieramento ma nei primi giri ha perso qualche posizione a favore delle due Yamaha e della Honda di Rea. Quando quest’ultimo, verso metà gara, è caduto, Fabrizio ha riguadagnato il quinto posto che però ha dovuto cedere quasi subito a Camier, in evidente vantaggio con la sua Aprilia in quanto a velocità di punta. Il pilota Ducati Xerox ha mantenuto la sesta posizione fino all’ultima curva dell’ultimo giro, dove è stato passato da Xaus con la BMW, ed ha quindi chiuso settimo. Haga invece ha lottato nella prima parte della gara con Luca Scassa, su Ducati privata, e successivamente con Sylvain Guintoli. Partito dalla quarta fila dello schieramento, Noriyuki ha guadagnato subito tre posizioni e, quando è caduto Rea, è passato undicesimo. Così è rimasto fino alla bandiera a scacchi nonostante per due volte avesse superato il francese. Guintoli però ha sempre replicato e alla fine ha chiuso decimo davanti a Noriyuki.

Gara 2. La partenza è stata movimentata da una caduta di gruppo alla prima chicane che ha coinvolto Toseland, Rea e Xaus. Michel tamponato nel parapiglia è uscito di pista ed ha perso alcune posizioni; dopo la collisione è comparso un malfunzionamento al cambio elettronico che ha cercato di arginare, ma si è trovato in difficoltà. All’inizio del secondo giro è scivolato perdendo il posteriore della sua 1198 e non è riuscito a riprendere la gara. Noriyuki ha rimontato passando dalla sedicesima alla settima posizione, immediatamente davanti al compagno di squadra. Haga ha lottato  a lungo per la sesta posizione con Sykes, su Kawasaki, e se alla fine ha perso il duello con l’inglese, la successiva caduta di Crutchlow gli ha permesso comunque di assicurarsi la sesta piazza.

Noriyuki è ancora sesto in classifica generale con 100 punti mentre Michel è undicesimo con 62. Ducati è terza nella Classifica Costruttori (149 punti) dietro a Suzuki (181) e Aprilia (184).

Michel Fabrizio (Gara 1 – 7° , Gara 2 - Ritirato)

“Gara 1 è andata abbastanza bene; è solo un peccato non aver avuto una velocità di punta sufficiente per stare con gli altri in rettilineo, con un po’ di potenza in più avrei potuto fare molto meglio. In Gara 2 sono uscito di pista quando alcuni piloti sono caduti alla prima chicane. Ho provato a continuare a guidare ma non riuscivo a cambiare bene le marce e poco dopo sono scivolato perdendo il posteriore. Oggi è stata dura ma almeno abbiamo portato a casa dei punti preziosi e adesso speriamo che vada meglio a Kyalami”.

Noriyuki Haga (Gara 1 – 11° , Gara 2 – 6°)

“Ho avuto molte difficoltà a far curvare la moto in entrambe le gare e mancava un po’ di “grip” sul posteriore. In Gara 1 dovevo piegare tantissimo per far girare la moto come volevo e naturalmente questo mi faceva perdere molto tempo. Prima di Gara 2 abbiamo fatto qualche modifica migliorando un po’ il problema. L’aderenza è stata buona nei primi cinque giri ma da metà gara in poi è stata davvero dura, la moto tendeva ad allargare ed era difficile controllarla. Alla fine sono soddisfatto di essere arrivato sesto, è stato un fine settimana molto impegnativo”.

Filippo Preziosi  - Direttore Generale, Ducati Corse

“Mi dispiace per Michel perché in gara 1 ha fatto una gara molto bella considerando lo svantaggio che abbiamo in termini di potenza e velocità massima. Aveva recuperato con la guida tutto quello che perdeva in velocità in un circuito molto penalizzante per noi. Sono invece contento per quello che ha fatto Nori in Gara 2 perché, anche in una situazione difficile, tecnica e anche personale, ha lottato con le unghie e con i denti e si è dimostrato il grande campione che é.”

 

STONER E HAYDEN IN SECONDA FILA A LE MANS


Casey Stoner e Nicky Hayden domani saranno fianco a fianco nella seconda fila dello schieramento di partenza del Gran Premio di Francia, dopo aver ottenuto rispettivamente il quarto e quinto miglior tempo. E’ la prima volta che entrambi i piloti del Ducati MotoGP Team sono nei “top five” delle qualifiche a Le Mans, un segnale molto positivo sui passi in avanti fatti con la GP10 su una pista storicamente impegnativa per la Desmosedici.

Sia l’americano, sia l’australiano si sono battuti per la prima fila in un entusiasmante finale di sessione, che alla fine ha visto prevalere Valentino Rossi sul compagno di squadra Jorge Lorenzo, con lo spagnolo Dani Pedrosa a completare il terzetto di testa. Il tempo di Stoner con gomme morbide è stato solo di poco più veloce di quello ottenuto con coperture dure, un segnale positivo per quanto riguarda il passo di gara per domani. Per Hayden è vero il contrario, ha ottenuto un bel risultato con gomme soffici ma gli rimane ancora margine di miglioramento in configurazione “racing”.

CASEY STONER (Ducati MotoGP Team)  4° (1’33.824)
“Abbiamo ancora un bel po’ di lavoro da fare per riuscire a sfruttare tutto il potenziale delle gomme morbide, soprattutto considerando quanto i nostri avversari riescano invece ad abbassare il loro tempo. Noi non siamo riusciti ad essere molto più veloci del nostro passo di gara, una cosa che un po’ mi dispiace perché qui sarebbe stato positivo partire dalla prima fila. Nello stesso tempo però sappiamo di avere un buon ritmo per la gara. In generale infatti la moto va molto bene, il nostro passo è più competitivo di quanto fosse a Jerez dopo le qualifiche quindi sono fiducioso per domani”.

NICKY HAYDEN – (Ducati MotoGP Team) 5° (1’33.845)
“La seconda fila per noi è un risultato davvero molto positivo perché, ad essere onesti, il mio passo di gara non è allo stesso livello e quindi, partire in una buona posizione, ci da un’opportunità in più. Questa mattina abbiamo fatto un bel passo in avanti nella messa a punto della moto, nel pomeriggio meno. Questa sera dovremo pensare a qualche cosa da provare nel war-up altrimenti la gara sarà molto difficile. Perlomeno il tempo è fantastico, credo di non aver mai visto un sole così a Le Mans e sono felice per i tantissimi fan che vengono a vedere la gara dopo tutta la pioggia che si sono presi gli altri anni. Magari domani andranno via un po’ scottati ma sono sicuro che non se ne lamenteranno”.

Circuit Record: Valentino Rossi (Yamaha - 2008), 1’34.215 - 159.910 Km/h
Best Pole: Dani Pedrosa (Honda - 2008), 1’32.647 - 162.617 Km/h

HAYDEN E STONER A JEREZ, QUARTO E QUINTO POSTO


Nicky Hayden e Casey Stoner hanno ottenuto rispettivamente il quarto e il quinto posto nel GP di Spagna a Jerez. Entrambi avevano aspettative più alte ma la gara si è rivelata più impegnativa del previsto quando hanno perso contatto dai primi tre, Lorenzo, Pedrosa e Rossi.

In difficoltà con l’anteriore, l’australiano ha dovuto accontentarsi di 11 punti iridati mentre Hayden, dopo un’ottima partenza, ha mantenuto la terza posizione nelle prime fasi della gara ma non è  poi riuscito a stare al passo con i tre di testa.

NICKY HAYDEN – (Ducati Marlboro Team) 4°
“Il quarto posto non è un disastro ma speravo di riuscire a mantenere il contatto con il gruppetto di testa per provare a lottare per il podio alla fine. Non sono contento soprattutto dei nove secondi di distacco ma, considerando che stiamo cercando di costruire una base solida, non è stato un fine settimana da buttare via. La squadra, la moto… tutto è andato molto bene, ma ci sono mancati un paio di decimi in gara. Pensavo di poter fare qualcosa di più, come in Qatar, ma non è andata così. Come ho detto ieri, i miei ragazzi hanno lavorato come dei matti per mettermi in condizione di fare bene e domani avranno ancora una giornata di duro lavoro, quindi a loro va un grande grazie. Questo è il team ufficiale della Ducati, e non ci mettiamo a fare i salti di gioia per un quarto posto, però ce lo teniamo e guardiamo avanti. Abbiamo raccolto dati e informazioni su cui lavorare e che dovrebbero aiutarci ad essere più competitivi a Le Mans. Speriamo di continuare a crescere”.  

CASEY STONER (Ducati Marlboro Team)  5°
“Non sono soddisfatto della mia performance di oggi. Abbiamo cominciato bene il fine settimana ma poi abbiamo perso terreno rispetto agli altri, non riuscendo a migliorare il set up da cui siamo partiti. Siamo caduti nella trappola di provare modifiche troppo radicali e abbiamo perso la direzione. In gara sono partito appena discretamente ma nei primi giri mi sentivo abbastanza a posto, tanto che Jorge in quel momento addirittura un po’ mi rallentava. L’ho superato e mi stavo avvicinando a Nicky quando ho perso all’improvviso l’anteriore ed ho rischiato di cadere. La moto era quasi a terra ma in qualche modo sono riuscito a tenerla su e a riprendere il controllo. Ho provato a spingere di nuovo ma mi si è “chiuso” il davanti un paio di volte in un solo giro. Questo mi ha fatto perdere fiducia e Jorge mi ha passato con facilità. Da quel momento in poi ho pensato a portare a casa più punti possibile. Nella seconda parte di gara, quando le gomme hanno cominciato a calare, sono riuscito a recuperare qualcosa ma era troppo tardi e non ce l’ho fatta a riprendere Nicky. Domani dobbiamo lavorare per trovare qualche risposta e per tornare in lotta a Le Mans”.